
Fra la primavera e l’estate sono migliaia le vittime dell’effetto peluche, soprattutto pulcini di rapaci notturni dall’irresistibile aspetto “puccioso”.
Molti di questi lasciano il nido precocemente, e con le zampe già robuste si arrampicano sugli alberi dove i genitori continuano a prendersene cura.
Se cadono a terra, soprattutto in ambiente antropizzato, trovano spesso un umano volonteroso ma disinformato che li raccoglie, sottraendoli ai genitori.
Premesso che si deve valutare se il pulcino è ferito, nella maggior parte dei casi basterebbe riposizionarli su un albero, o comunque in posizione rialzata.
In ogni caso, nel dubbio, si deve contattare la polizia municipale di competenza che provvederà ad attivare il servizio di recupero della fauna selvatica.
Nell’attesa dell’intervento, il pulcino va collocato in una scatola di cartone forata, evitando ogni inutile contatto che potrebbe rovinarlo per sempre.
Ricordate che non si tratta di un cucciolo di cane o di gatto, e che il recupero della fauna selvatica è tale se finalizzato alla successiva liberazione in natura.