La rara Lindenia
Prima osservazione della Lindenia (Lindenia tetraphylla) nell’area naturale protetta di Arnovecchio; fra gli Odonati (libellule e damigelle) si tratta della quindicesima specie censita, e sicuramente della più rara.
Prima osservazione della Lindenia (Lindenia tetraphylla) nell’area naturale protetta di Arnovecchio; fra gli Odonati (libellule e damigelle) si tratta della quindicesima specie censita, e sicuramente della più rara.
Domenica 25 agosto (ore 9) e domenica 1 settembre (ore 9) Legambiente Empolese Valdelsa, che gestisce l’area naturale protetta di Arnovecchio per conto del Comune di Empoli, organizza due visite guidate a tema alla scoperta delle ricchezze naturalistiche di quest’oasi a due passi dalla città; le visite saranno incentrate sulle presenze estive di uccelli che vivono nell’oasi.
Il frullino, inteso come decespugliatore, in mani sbagliate è veramente un’arma impropria, destinata a cancellare con filo, lame e pervicace odio per tutto quanto è naturale ogni traccia di biodiversità nel prato, pubblico o privato che sia.
Domenica 28 luglio (ore 8,30) e venerdì 2 agosto (ore 19) sono in programma nell’area naturale protetta di Arnovecchio, oasi di verde e di tranquillità a due passi dal centro di Empoli, due liberazioni pubbliche di rapaci diurni e notturni curati dal Cetras – Centro Toscano Recupero Avifauna Selvatica di Empoli.
Trithemis annulata (Obelisco violetto), è una specie di origine decisamente africana che negli ultimi decenni ha espanso il suo areale nella regione mediterranea: si è insediata nel nostro Paese solo a partire dai primi anni ’90. A distanza di trent’anni ha occupato stabilmente le isole maggiori e quasi tutta l’Italia peninsulare: un efficace bioindicatore del riscaldamento globale.
La Sfinge testa di morto (Acherontia atropos), ovvero come un teschio sul dorso può rovinare la reputazione ad un povera farfalla notturna: il gigantesco bruco invece può avere un aspetto quasi solare, soprattutto nella forma gialla, ma si nutre anche di piante che per noi sono mortali.
Negli anni ’80 per vedere i Gruccioni si andava in Maremma, o in poche località dell’entroterra che la specie iniziava gradualmente a colonizzare; oggi la specie nidifica in gran parte della Toscana, ed è possibile osservarla facilmente anche sul Montalbano.
Nei fine settimana del 22-23 e 29-30 giugno c’è un motivo in più per visitare l’area naturale protetta di Arnovecchio, gioiello verde del Comune di Empoli: nei due nidi dello Svasso maggiore, dopo un mese di cova, nasceranno i pulcini. Fra maggio e giugno questo uccello tuffatore costruisce un nido galleggiante, e anche quest’anno due coppie lo hanno fatto; un’occasione unica per vedere dal vivo il comportamento riproduttivo della specie, con cure parentali straordinarie.
Sabato 25 maggio alle 17,15 ci sarà l’appuntamento conclusivo del progetto “Memoria attiva: 80 anni dalla liberazione” a Castelmartini, uno dei luoghi dell’Eccidio del Padule di Fucecchio del 23 agosto 1944, insieme a Enrico Zarri, Guida Ambientale, e due testimoni della strage.
La visita guidata etnobotanica, resa possibile in via eccezionale dalla disponibilità dell’Azienda Agricola Castelmartini proprietaria dell’area, è in programma per domenica 26 maggio con orario 9-12. Il Bosco di Chiusi rappresenta l’ultima significativa testimonianza della foresta planiziale che
si estendeva su tutta la bassa Valdinievole; all’interno la Paduletta di Ramone, che conserva alcune fra le specie e le associazioni vegetali più interessanti del Padule di Fucecchio.