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La Provincia di Pistoia, ente gestore fino al 2019 di gran parte della Riserva Naturale, ha impostato la gestione su basi tecnico-scientifiche avvalendosi per quasi vent’anni della collaborazione del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio e del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio.
La Riserva Naturale è suddivisa nelle due aree “La Monaca-Righetti” e “Le Morette”, per un totale di circa 232 ettari: solo una parte dell’area protetta è di proprietà pubblica, e solo in questa parte è stato possibile realizzare interventi di ripristino e gestione ambientale.
La storia delle paludi, fino a pochi decenni fa, è principalmente la storia della loro negazione, del modo in cui l’uomo è intervenuto nel modificare questi ambienti per renderli sempre più adatti al suo insediamento e per sfruttarne le risorse, spesso facendoli scomparire.
I “chiari” de Le Morette al tramonto ci ricordano che per la gestione del Padule di Fucecchio il 2024 è stato un annus horribilis: per certi versi si è toccato il fondo, ma proprio da qui potrebbe iniziare una lenta risalita.
