
Padule di Fucecchio, storia dell’area protetta
Nel 2020 la Regione Toscana ha approvato un regolamento comune per le Riserve Naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla che sostituisce e integra quelli precedenti.
Nella Riserva Naturale del Padule di Fucecchio (in verde nella cartografia) sono vietate attività e opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat.
In particolare sono vietati:
- caccia e pesca, e ogni cattura, uccisione, danneggiamento e disturbo degli animali
- la sottrazione di superficie agli ecosistemi naturali e agli habitat palustri
- la modificazione del regime delle acque e il loro prelievo
- il taglio, la raccolta ed il danneggiamento delle specie vegetali spontanee
- l’introduzione di specie vegetali o animali alloctone
- l‘accensione di fuochi all’aperto, compreso l’abbruciamento della cannuccia di palude
- il sorvolo di qualsiasi tipo di velivolo (anche droni o aeromodelli)
- l’abbandono di rifiuti e le discariche
- l’accesso (che è però consentito, con diverse modalità, su percorsi segnalati)
Nelle Aree Contigue (in giallo nella cartografia), costituite da aree diverse per caratteristiche naturalistiche e utilizzazione antropica, si prevede una graduazione dell’azione di tutela rispetto alla Riserva, disciplinando le attività consentite.
In particolare sono vietati:
- l’introduzione di nuovi assetti infrastrutturali e le trasformazioni morfologiche, ambientali e vegetazionali
- la sottrazione di superficie alle aree palustri
- il danneggiamento e l’asportazione delle specie vegetali della flora spontanea
- l’introduzione di specie alloctone
- la circolazione con mezzi motorizzati
- l’attività florovivaistica e lo sviluppo di nuove zone destinate all’arboricoltura da legno
- l’eliminazione degli elementi naturali e seminaturali del paesaggio agrario
- l‘accensione di fuochi all’aperto, compreso l’abbruciamento della cannuccia di palude
- il sorvolo da parte di qualsiasi tipo di velivolo (anche droni o aeromodelli) a quota inferiore a 150 m
Per le altre norme è possibile consultare il regolamento completo, nella versione più aggiornata (2020), che è disponibile anche sul sito della Regione Toscana.
Puoi trovare qui tutti i capitoli della storia.

