La voce dell’estate

Cicada orni (foto Enrico Zarri).

Le cicale, con il loro canto corale ad alto volume, sono davvero la voce dell’estate; una inconfondibile colonna sonora dei periodi più caldi che impariamo a riconoscere fin dai primi anni dell’infanzia.
Eppure, quanti di noi possono dire di averne vista bene una, e di conoscere il ciclo vitale di questi animali che vivono per anni nel terreno e consumano il periodo degli amori nell’arco di una breve stagione?
Innanzi tutto facciamo nomi e cognomi: in Italia vivono tre specie di Cicadidae: Lyristes plebejus, Cicadetta sibillae (scoperta solo nel 2015) e Cicada orni, la Cicala del frassino, da noi la più comune.
Per essere un insetto non è neppure piccolissima (7 cm di apertura alare), ma la colorazione criptica rispetto al tronco su cui sta posata rende abbastanza difficile individuarla anche da vicino.
A meno che non ci orientiamo con il canto, perché quello è veramente forte; il maschio della cicala riesce a produrlo contraendo e rilassando ad altissima frequenza i “timballi”, particolari membrane addominali.
La cicala del frassino (che sta anche su altre piante) è riconoscibile dalle altre due specie soprattutto per le caratteristiche macchie nere sulle ali anteriori che per il resto sono pressoché trasparenti.
La vita della cicala sembra effimera, e dura poco più di un mese, ma solo se consideriamo l’adulto: prima dell’ultima muta, la ninfa ha passato diversi anni sotto terra nutrendosi sulle radici degli alberi.
Le cicale americane del genere Magicicada addirittura hanno cicli vitali di 13 o 17 anni, e quando emergono tutte insieme in superficie costituiscono uno spettacolo tale da attirare folle di appassionati.
Un animale così era destinato a comparire nei proverbi e ad attirare l’attenzione di scrittori di ogni epoca, dagli antichi narratori greci e latini ai moderni poeti, passando per cartoni animati e canzoni popolari.
Se siete curiosi https://www.rivistazetesis.it/Cicale/Testo.htm

Cicala, esuvia (foto Enrico Zarri).
Cicala, esuvia (foto Enrico Zarri).
Cicada orni (foto Enrico Zarri).
Cicada orni (foto Enrico Zarri).