2) La Convenzione di Ramsar

Convenzione di Ramsar.

Padule di Fucecchio, storia dell’area protetta

Nel XX secolo oltre il 64% delle zone umide mondiali è andato perduto a causa delle bonifiche, e gran parte delle rimanenti è stata seriamente degradata; solo negli anni ’60 del 1900 si è cominciato a comprendere che le zone umide sono ecosistemi essenziali, ricchi di biodiversità e fondamentali anche per la vita dell’uomo.
Il 2 febbraio 1971 governi, istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali, riunite nella città iraniana di Ramsar, stipulano la “Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale”, alla quale hanno aderito finora 172 paesi con 2400 zone individuate nel mondo, per un totale di 2,5 milioni di chilometri quadrati.
La Convenzione di Ramsar nasce per rispondere all’esigenza di invertire il processo di trasformazione e distruzione delle zone umide quali ambienti primari per la vita degli uccelli acquatici che, percorrendo le rotte migratorie, attraversano diversi Stati e Continenti.
Ai sensi della Convenzione si intendono per zone umide “le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”.
La missione della Convenzione è “la conservazione e l’uso saggio di tutte le zone umide attraverso azioni locali e nazionali e la cooperazione internazionale, come contributo al raggiungimento dello sviluppo sostenibile in tutto il mondo”.
Avremo modo di riparlare più avanti (capitolo 5) della Convenzione di Ramsar in relazione all’area protetta del Padule di Fucecchio.
Per approfondire e per aggiornamenti: https://www.ramsar.org/

Puoi trovare qui tutti i capitoli della storia.

Zona umida in Iraq.
SAMSUNG DIGITAL CAMERA